Se le 50 sfumature di grigio ci hanno già stufato, le coloratissime palette Pantone non ci stancheranno ma le ameremo ancora di pù attraverso i quadri pixelati di Psycolourgy.
Le abbiamo viste nell’arredo, nel make-up, nei gadget, eppure non ne abbiamo mai abbastanza: sto parlando delle palette Pantone, ancora una volta protagoniste della cronaca artistica, questa volta in un progetto d’autore: Psycolourgy.
Psycolourgy è la mostra dell’artista britannico Nick Smith svoltasi presso la Lawrence Alkin Gallery di Londra e conclusasi dopo aver riscosso un grande successo.
Utilizzando centinaia di palette Pantone corredate non solo dal loro codice ma anche da un aggettivo psicologicamente assonante con l’opera trattata, l’artista ha ricreato i grandi classici della pittura: da Van Gogh a Vermeer senza dimenticare Magritte e Wharol, Nick Smith ha presentato così la sua collezione “pixelata” Pantone su tela.
Utilizzando centinaia di palette Pantone corredate non solo dal loro codice ma anche da un aggettivo psicologicamente assonante con l’opera trattata, l’artista ha ricreato i grandi classici della pittura: da Van Gogh a Vermeer senza dimenticare Magritte e Wharol, Nick Smith ha presentato così la sua collezione “pixelata” Pantone su tela.
E voi? Riconoscete le grandi opere che hanno fatto la storia dell’arte in questa veste formato pixel?
Vi consiglio di allontanarvi dallo schermo per poter cogliere l'effetto e non pensare che Nick Smith abbia fatto tutto ciò sotto effetto di stupefacenti!
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